Nasce una nuova era nel monitoraggio aeroporti
LE STRADE – MENSILE – PG 84/88 I DANIELA STASI Un progetto per pianificare con precisione le attività
di Massimiliano Zaccagnini
La A4, comunemente nota come La Serenissima, si configura come una delle tratte autostradali più significative per l’Italia e l’Europa.
È un corridoio nevralgico che mette in connessione l’Est e l’Ovest europei, il mondo dei Balcani e la penisola iberica, attraversando alcune delle province più produttive e industrialmente avanzate del nostro Paese, tra cui Milano che ne è parte integrante.
Il percorso tra Torino e Venezia, e da qui a Trieste, affonda le proprie origini nei tracciati storici degli scambi culturali ed economici tra Oriente e Occidente e ha sempre rappresentato una linea di grande movimento di uomini e merci, anche in tempi apparentemente meno trafficati di oggi.
La mole di autoveicoli e mezzi pesanti che giornalmente la attraversa in entrambe le direzioni e le condizioni climatiche spesso critiche, soprattutto la scarsa visibilità dovuta alle frequenti e perduranti nebbie, rendono il tema sicurezza particolarmente delicato e attenzionato.
Pertanto, nel momento in cui si sono avviati i lavori per il prolungamento della Linea M1 della città di Milano, lavori che attraversavano giocoforza un tratto della suddetta A4, si è ritenuto necessario, da parte della Società Autostrade, chiedere alla Società impegnata nei lavori di scavo l’attuazione di un piano di monitoraggio per possibili fenomeni di subsidenza, di abbassamento quindi del piano autostradale, in modo da poter eventualmente intervenire con tempestività.
Ancora una volta, la soluzione più efficiente è arrivata dalla fibra ottica.
NTSG Italia, Azienda impegnata nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia legate all’utilizzo di reti e sensori in fibra ottica e parte del Gruppo internazionale Mon-it, ha infatti progettato e realizzato un sistema di monitoraggio evoluto, attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette, per tutta la durata dell’intervento, di circa un anno (www.ntsgen.com).
“La rete di sensori di deformazione che abbiamo installato subito sotto lo strato della piattaforma autostradale – afferma Paolo Persi del Marmo, Fondatore e Amministratore di NTSG Italia – esegue 28.000 letture ogni secondo e il sistema provvede a inviarle a un centro di elaborazione che si occupa di trasformare i dati ricevuti in misure di subsidenza. Tutto in tempo reale”.
Queste misure sono immediatamente archiviate e categorizzate in un server connesso alla piattaforma IoT di NTSG installata su cloud, in modo che siano subito e sempre accessibili e consultabili dal personale tecnico impegnato nel progetto di scavo attraverso un qualsiasi computer abilitato all’accesso alla piattaforma IoT.
“Abbiamo dedicato attenzione anche alla costruzione dell’interfaccia uomo-macchina, perché la lettura dei dati fosse estremamente intuitiva e personalizzabile – continua Paolo Persi del Marmo. Inoltre non ci siamo limitati a fornire una visione di insieme e di dettaglio delle condizioni del manto stradale ma abbiamo realizzato un vero sistema di allerta”.
Il sistema approntato da NTSG Italia, infatti, è progettato per inviare immediata notifica sia all’operatore addetto alla sorveglianza sia ai responsabili degli scavi, nel momento in cui registri valori di subsidenza non in linea con quanto previsto dagli ingegneri progettisti e configurato come soglia di avviso o di allarme.
Un approccio proattivo del sistema che è anche in grado di riconoscere eventuali fenomeni di abbassamento temporaneo del manto stradale, imputabili al semplice transito o incolonnamento di veicoli e mezzi pesanti e non all’opera di scavo del tunnel.
L’efficienza del sistema di NTSG Italia, inoltre, presenta anche altri vantaggi, estremamente significativi quando si ha a che fare con un’arteria come la A4 nel segmento urbano di Milano.
“Parliamo di un’autostrada trafficatissima, che in quel tratto presenta otto corsie e noi dovevamo disporre la nostra rete di sensori ottici per una lunghezza di 110 m all’interno del manto stradale, senza che la circolazione di auto e mezzi pesanti ne risentisse o subisse interruzioni. Una sfida nella sfida”.
Una sfida vinta da NTSG Italia grazie all’uso di macchinari per scavo di micro-trincee all’avanguardia e all’impiego di materiali a presa ultra-rapida ma compatibili con una rete di sensori in fibra ottica, soluzione quest’ultima che – ancora una volta – dimostra che la tecnologia del futuro è già sotto ai nostri piedi.
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